Credo sia doveroso, a margine della pubblicazione delle classifiche relative al GRAND PRIX-scuole tennis, offrire qualche spiegazione all’ignaro navigante: da qualche giorno stiamo assistendo a messaggi di giubilo che con mia grande sorpresa partono anche dalle segreterie di circoli importanti e blasonati. Il giocattolo – al solito fuorviante – messo a punto dalla F.I.T., è stato creato in maniera piuttosto arzigogolata e sta creando proprio in queste ore un certa confusione di idee. Basta una considerazione su tutte: da nessuna parte esiste il regolamento il che equivale a dire “si gioca ma non ti spiego le regole!!!” Provo allora a mettere un po’ di ordine nelle menti deviate di chi si è fatto prendere per il naso da questa gara. Si tratta di una vera e propria competizione creata ad hoc dal Settore Tecnico per creare altro…nulla! I pensatori di Roma, valutando il livello tecnico delle scuole tennis italiane, creano una classifica fra i vivai con tanto di punteggio assegnato. Spiegata in questo modo, la gara sarebbe per certi versi accattivante e senz’altro affascinante perché ciascun Maestro, riuscendo a piazzare la propria scuola in cima alla graduatoria, potrebbe rivendersi il prodotto ai propri Dirigenti e ai genitori dei suoi allievi (cosa che avviene puntuale). Non solo. Proprio grazie a quest’ultima trovata geniale, sarebbe forse stimolato a migliorarsi, ad aggiornarsi e ad offrire ai fruitori del suo club, un servizio di qualità. Il sistema, invece, risulta secondo me (per certi versi) persino fraudolento: la graduatoria, infatti, non tiene affatto conto, come sarebbe lecito pensare, del vero livello dello Staff tecnico e quindi delle competenze dei tecnici, dei traguardi di competenze raggiunti dai propri allievi e dei risultati ottenuti sul campo. Men che meno si guarda – ovviamente – l’approccio didattico con i bimbi o se lo stesso Tecnico ha avuto il senso di responsabilità, durante la stagione, di creare chessò eventi e organizzare qualcosa che possa fare da collante tra il circolo e il mondo esterno. I parametri presi in considerazione, guarda caso, hanno tutti uno stesso comun denominatore: la linfa vitale per la F.I.T. che dunque assegna sì punti ma sulla base del proprio tornaconto! Traduco: si tratta di un baraccone di ordine commerciale nel quale il Settore Tecnico ti dice: “ti premio non tanto perché sei bravo ma piuttosto perché hai tesserato tanti bimbi, ti sei iscritto ai campionati e dunque hai prodotto in qualche modo ricchezza (a noi) e hai partecipato pure al progetto RACCHETTE DI CLASSE che gettando fumo negli occhi è quasi quasi è più utile (sempre a noi) che alle vostre scuole tennis”! Mi spiace dirlo ma questo Grand Prix mi sembra davvero come la raccolta punti al supermercato laddove ti premiano con dodici piatti fondi dopo che però hai speso così tanti soldi che quei piatti potresti comprarteli tranquillamente in oro zecchino! o come le stelle Michelin che la famosa guida ti assegna non tanto perché cucini bene o perché hai un ristorante di livello ma perché hai pagato per figurare su quel libro! In linea teorica, la pensata è geniale la Federtennis opera bene e tutto è regolare ma un Maestro con una intelligenza media (direi anche con una intelligenza sotto il livello medio) queste cose le capirebbe in un attimo…anzicchè andare a fare il buffone. Invece anche su questo capitolo – in Molise – non ci abbiamo capito un cazzo (come al solito) e ci spariamo un mucchio di pose nello sbandierare ad urbi et orbi i nostri ottimi piazzamenti. Sono certo che starete pensando che ciò che ho scritto è frutto della frustrazione perché la mia Scuoletta di San Martino è posizionata nei bassifondi di questa classifica. Tutt’altro: il piazzamento della Pol. San Martino è di tutto rispetto (186) a fronte del nulla cosmico che ho lì…ed ancora meglio ho fatto l’anno scorso (90)!
Peccato solo che essere ben posizionati in questa graduatoria è come essere ricchi al Monopoli o essere famosissimi su facebook…fatevene una ragione…
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