Anche quest’anno riuscire a completare la mia riaffiliazione (parlo ovviamente di quella di San Martino) è stato come vivere un’odissea. Ogni volta che inizia il mese di gennaio e davanti a me si profilano le operazioni di tesseramento e di qualsiasi altra natura inerente il riallacciamento con la F.I.T., il parallelo con la via Crucis che si celebra in chiesa nella settimana Santa, è azzeccatissimo!
Le mie conoscenze in campo informatico non sono eccelse e questo sarà probabilmente la causa principale che pregiudica il percorso che mi porta all’agognato traguardo. Resta il fatto che il sistema – se mi consentite – appare tutt’altro che intuitivo e fino all’anno scorso problemi tecnici erano segnalati finache dal C.R. stesso. Basta un click di troppo, un altro che parte per distrazione e il guaio è fatto. Cosa accade se ci si attarda già appena oltre la prima quindicina del mese di gennaio…credo sia inutile raccontarvelo! Nella mia disquisizione devo ovviamente tirare subito fuori Ferdinando De Fenza con il quale qualcuno in tempi passati non è stato molto gentile. Il consueto rischio di vergognose strumentalizzazioni è dietro l’angolo e il mio affetto (si legga pure stima) per il mio amico resta incondizionato. Peraltro il nostro principale interlocutore in materia di affiliazioni-riaffiliazioni e tesseramenti è assolutamente encomiabile: qualcosa mi dice che gli piacerebbe, anche solo una volta, poter essere orgoglioso del nostro movimento, dei nostri numeri e delle nostre capacità di presentare per tempo le varie documentazioni necessarie (devo ricordarvi che è un nostro corregionale). Purtroppo ho motivo di credere che le nostre numerose defaiance, unite ai numeri ridicoli, lo mettano più che altro in imbarazzo e quasi in condizione di rinnegare le sue stesse origini.
L’anno scorso le problematiche sono state relative ad un paio di tessere che non sono mai arrivate; poco più tardi ho avuto problemi con un’altra che non sono mai riuscito ad emettere (il giocatore non agonista risultava erroneamente già tesserato con altro sodalizio) e per concludere non sono mai riuscito a capire come una tessera AGONISTA possa diventare NON AGONISTA (e viceversa). A questo devo aggiungere che Il torneo che ho organizzato a San Martino mi ha messo letteralmente in ginocchio: oltre alle decine di mail, ho dovuto sobbarcarmi ben tre viaggi fino a Pescara proprio perché le comunicazioni s’erano rese difficilissime…Le difficoltà, ovviamente, riguardano (e hanno riguardato) anche lo SGAT (maledetto) con cui personalmente ho dovuto familiarizzare tramite infruttuosa auto-esplorazione. Anche in questo caso l’affetto e la gentilezza di Marina che al pari di Ferdinando corre in soccorso puntuale, non offuscano le difficoltà generate dall’ignoranza nostra (o mia). Alle competenze, inutile a dirlo, qui da noi ci si arriva con l’intuito e con l’auto-smanettamento quando a più riprese avevo invocato un mini corso di aggiornamento sul corretto utilizzo dei portali; contestualmente avevo pure chiesto di poter disporre qui a Campobasso della presenza di Ferdinando stesso per poterci illustrare le procedure corrette per evitare intoppi a margine del periodo riaffiliazioni (un pomeriggio nella sua terra sarebbe bastato a farci commettere qualche errore in meno).
Quest’anno la musica non è cambiata: basta un ritardo personale ed un altro click sbagliato e si cade nel vuoto. La fretta, i bimbi che mi salgono sulle ginocchia mentre sono al pc ed ecco l’opzione fuorviante che viene fuori da una delle “tendine” aperte davanti ai miei occhi. L’errore è fatto! E’ il 22 di gennaio, non sarebbe un problema altrove…lo è da noi. Parte una prima e-mail a Ferdinando dove gli segnalo che per imbecillità ho cliccato su AFFILIAZIONE DI TIPO B (la riposta corretta era ovviamente l’altra). Ma non siamo ad un quiz e non c’è neppure il presentatore a dirti che la risposta esatta era l’altra: devo capirlo da solo quando nella pagina ECONOMATO mi accorgo di importi che non mi riguardano. Oltre a bestemmiare, non posso fare altro! Devo sperare in una celere risposta di (San) Ferdinando e intanto arriva presto il 28 (di gennaio). Chi come me ha frequentato in periodi tranquilli il comitato, sa benissimo che mentre ci parli (con Ferdi) squilla il telefono: è il T.C. Teramo che ovviamente ha problemi. Ferdinando non può esimersi dal rispondere e dal tentare di offrire soluzioni. La telefonata dura un tempo enorme e nel frattempo squilla pure il suo cellulare. E’ Ortona dove altri problemini devono essere risolti. Ripresosi dalle due telefonate, rieccolo tutto per me ma stavolta a suonare è qualcuno alla porta: è un maestro pescarese che come me deve risolvere problemi e il tempo per la questione di San Martino si riduce ulteriormente. Accorcio drasticamente gli argomenti: i “Jolly” da giocare devono essere pochi e ben centellinati. Guai a uscire da quella porta con una questione irrisolta perché abbandonata quella città (che mi è assai indigesta) non potrò ripercorrere, a breve, i 150 chilometri. Mi affanno allora ad elencargli i K.O. che mi ha inferto il portale e tutti i problemi che le dittature molisane non riescono a risolvere. Sono come un profugo della Birmania in asilo politico in India e devo in tempi record elencargli i punti che ho trascritto su un foglietto mezzo ciancicato…e intanto riecco il telefono che squilla: sono altri dirigenti abruzzesi a cui Ferdinando non può sfuggire. Fortuna che in tutto questo mi vuole bene e rimette ordine nei mei dieci errori come una maestrina con un alunno. Intanto però se ne è andata una mattinata e sono andati in fumo una quarantina di euro tra benzina autostrada e Rustichella. Tutto questo accade quando è giugno o luglio…immaginiamoci cosa succede in quell’ufficio nell’ultima decina di gennaio…
E’ il giorno 11 di febbraio e in “zona Cesarini” Ferdinando De Fenza ha risolto magistralmente i miei piccoli problemi. Anche stavolta ha tolto le castagne dal fuoco. E’ un uomo grande, qualcuno per cortesia glielo dica per me. E intanto noi molisani rimaniamo profughi autentici e mendicanti. Speriamo che tra due anni, potremo risolvere queste situazioni magari con una bella ragazza che una volta ogni quindici giorni possa aprire le porte di quella Delegazione e mettersi a disposizione nostra come faceva Marialucia ai tempi d’oro…mentre continuo a invocare a gran voce un mini-corso di aggiornamento sul corretto utilizzo dei portali. Vi giuro che lo pago io!
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