Il mondo del weelchair tennis che già normalmente è spesso “sommerso” e bistrattato, ha trovato poca visibilità su questo portale eppure c’è in regione chi per oltre dieci anni ha dato la giusta importanza ad atleti che – credetemi sulla parola – viaggiano su una sedia a rotelle a velocità impressionanti e costruiscono trame di gioco simili a quelle dei normodotati. Parlo ovviamente di Pasquale (Iacobucci) che si è occupato di questo comparto con grande impegno, passione e professionalità. Il Molise della disabilità legata al tennis, è rimasta in simbiosi forte con questo mio collega e con la sua società sportiva (l’Urban Sport). Pasquale, in effetti, non ha mai lasciato le cose al caso ed ha sempre organizzato eventi ma mai di questa caratura. Sabato, ha creduto fortemente in un torneo davvero di buon livello, certamente superiore agli altri che ha organizzato (mi racconta che la mini kermesse è stata sostanzialmente unica nella storia del weelchair molisano). Ai nastri di partenza della tappa regionale di questo circuito denominato FIT LAB 3.11, Pasquale ha riunito in un girone (o due) alcuni atleti di ottimo livello e con esperienze anche di livello internazionale alle spalle. Gli è venuto in soccorso, per così dire, l’intera (q)triade: chiamo così l’allegra brigata composta da Elio di Lallo, Gigi D’alauro e tre quarti di famiglia Astorri (Pino, Bruno e Luca). Per la cronaca ha vinto Paolo Paolucci in finale con Pasquale Evangelista (6-2 6-2 lo score finale). Potrei raccontare altro perchè mi è arrivato tanto materiale come classifiche, gironi, ranking ma non riesco a districarmi al meglio in questo mondo del weelchair che ora proverò a seguire con maggiore impegno e perciò mi limito all’indispensabile che è pur sempre prezioso.
Complimenti di cuore a chi si è impegnato per l’ottima riuscita della manifestazione.
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