Definisco i miei collage – come quello che vedete qui – assolutamente improbabili per lo scarso impatto che forniscono ma mi consentono di dare il LA ai vari riassunti che vi propongo, specie quando in contemporanea vanno in scena più eventi. Nel fine settimana appena trascorso, infatti, abbiamo messo in cantiere due appuntamenti importanti col tennis giovanile e non solo. Del torneo in carrozzina del Galassport (o meglio chiamarlo SPORTIAMO) ho già raccontato qualcosina nell’ultimo comunicato stampa: Pasquale, inutile negarlo, è senz’altro fra tutti noi quello più sensibile in materia di disabilità adattata allo sport. Da anni cura il comparto weelchair in maniera più che dignitosa tanto da guadagnarsi elogi anche dai Dirigenti abruzzesi della F.I.T.. Nelle righe che ho composto per gli amici della stampa, ho faticato non poco a raccontare quanto avvenuto sul green del rione Vazzieri perché il settore in questione mi vede ai margini ed anche mediamente ignorante. Non ho quasi mai trattato la materia disabilità, per questo anche raccontare un semplice evento di tennis in carrozzina, mi mette a disagio. Il torneo che Iacobucci ha organizzato – da quello che ho compreso – fa parte di un circuito italiano e chi partecipa lascia spesso il pubblico presente a bocca aperta perché le giocate (per trame e velocità) non sono lontanissime dalle nostre. Lo spettacolo andrebbe seguito senz’altro con maggiore attenzione. Complimenti, dunque, all’Urban Sport, Associazione sportiva che cura queste iniziative ed anche al buno Pino Astorri che nella sua struttura supporta Pasquale nella messa a punto di manifestazioni relative al tennis in carrozzina.
Hanno giocato anche i più piccoli (stavolta all’A.T. e a Bojano): una quarantina i tennisti in erba che sono entrati in azione. Una volta riuscivo a mettere questi eventi in calendario e riuscivo a seguirli con attenzione. Mi piacerebbe moltissimo se fossero incastonati un pochino meno alla carlona ma faccio riferimento, più che altro, alla progettualità che andrebbe – secondo me – imbastita decisamente meglio come pure le date: sarebbe bello vederle già fissate da ottobre e non divulgate attraverso il passaparola. Sull’organizzazione, invece, avrei poco da eccepire perché i vari torneucci hanno funzionato benino. Un plauso a chi ancora una volta c’è stato (Nichi Vendemiati, Francesco Rossetti, Antonio Prioriello, Fabrizio Perrella, Pasqualino Gentile, Marco Fasciano, Giuseppe Lambiase, Francesco Antonucci e Alessia Marra).
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