Cinquantasei iscritti in totale, quattro o cinque partite “saltate”. Va bene così, prima o poi capirò perchè la gente si iscrive ai tornei e poi decide di non giocarli! Come pure comprenderò un giorno (chissà) perchè mai i soliti cretini vanno sui campi da tennis a rompere i coglioni. Ma questa è un’altra storia. Curiamoci ora della parte belle di questo “Yama gomme” riuscito alla perfezione. Mario e Antonio ci hanno, infatti, regalato l’ennesima bella pagina di tennis. Ho calcolato che il torneo di Bojano si disputa ormai da oltre trent’anni e in questo lungo lasso di tempo non ha mai perso smalto…da qualche stagione, poi, il montepremi è pure sfarzoso. Complimenti allo staff boianese!
Diversi i molisani iscritti (ringraziando Dio) e tantissimi i forestieri, tra questi c’è pure chi ha portato sulla tessera F.I.T., nomi di club che distano migliaia di chilometri da Bojano: Francesco Dolce, ad esempio, è un 4-2 che batte bandiera siciliana sebbene viva a Campobasso. Federico Palma è un 4-1 tesserato con un circolo di Bordighera ed è stato regolato a sorpresa dall’immenso Emanuele Ercolano che per poco non sgambettava Giuseppe Lambiase. Ha partecipato pure un appartenente ad un’Associazione tennis piemontese. Fanno sempre scena i tennisti che arrivano lontano specie nei miei comunicati stampa dove non perdo mai occasione per segnalare queste presenze. Poi tanti nomi conosciuti come i fratellini Papa, Francesco Romano (3-3), Ivan Zullo e Luigi Di Biase oltre ovviamente a Fabrizio (Perrella).
Cronaca: dei quattro provenienti dal tabellone dei non classificati, due sono arrivati (quasi) fino in fondo: Giulio Pettograsso e il barbuto Pierluigi Mainelli, si sono resi protagonisti nel primo e pure nel secondo comparto (quello riservato ai 4-1) ma in questo raggruppamento si sono distinti anche Elio Di Lallo, bravissimo a superare la testa di serie numero uno (Raffaele Della Penna 4-1) e Francesco Rossetti altrettanto bravo a liquidare Ernesto Pedicini (che era una delle teste di serie proveniente da lontano). Tutti e tre i qualificati al main-draw, poi, hanno dovuto inchinarsi…al doppio turno piuttosto che ai rispettivi avversari. Va detto però che tutte e tre le sfide mi sono sembrate off-limits (indipendentemente dagli oneri del doppio turno). Mainelli, Pettograsso, Di Lallo e Rossetti hanno poi disputato le finali delle fasi intermedie. Avevo detto che Fabrizio avrebbe vinto a mani basse e così è stato. Emanuele Papa scriverà senz’altro un’atra pagina di tennis del libro molisano…ma non ora. Fabrizio è ancora ingiocabile. Sezione femminile a Federica Papa. Anche in questo caso devo raccontare di una finale senza storia (Maya Amicone ha ancora armi poco affilate). Nel tennis, insomma, le sorprese non sono proprio dietro l’angolo e si è visto. Di nuovo complimenti a Mario e Antonio per l’ottima organizzazione.
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