A TERMOLI, BORRELLI TUTTO D’UN FIATO!

Non sarà solo ricordato per il far play di Leonardo Ricciuti questo “terza” dell’estate termolese ma anche per i graditi rientri di  Alessandro Colagrossi e di Francesco Amore che solo un malanno (o forse un infortunio) ne ha rallentato la rincorsa.

Terminato il torneo dell’A.T. Termoli che, seppur messo in calendario un pochino a sorpresa e con i soliti doppi turni (che odio quasi come i tre o quattro animali del tennis regionale) è stato un successo di numeri, merito di Dino Ruscetti e del Presidentissimo Mastrangelo. I due Dirigenti, hanno voluto riproporre tennis dopo l’Open dedicato alla famiglia Salemme e lo hanno fatto con la solita minuziosa attenzione. Poco o nulla da segnalare nei turni iniziali se non quel ringraziamento (da dieci e lode per il fair play) che il buon Ricciuti ha rivolto in apertura di manifestazione al suo avversario (era lo stesso Colagrossi).

Ha vinto Fernando Borrelli e mi scuso se nelle battute finali (per via di un corso di aggiornamento) ho seguito poco (e male) gli ultimi suoi match. Per quanto mi riguarda, è sempre una stranezza quando questo giovane giocatore tesserato col C.T. Colletorto vince. Fernando, infatti, esattamente come il fratello, mostra sì un tennis convincente ma costruito in condizioni difficili e certamente con meno ore di tennis nelle gambe rispetto a tanti tennisti del capoluogo e di Termoli. Questo, se mi consentite, va in qualche modo ad offuscare le logiche dello sport in generale. Complimenti, dunque, a Fernando che è bene ricordarlo, ha portato a termine le prime attività didattiche in una palestra angusta, senza le “comodità” a cui siamo noi abituati e con oltre quaranta chilometri a botta, per venire a perfezionarsi a Campobasso! Direi che è un piccolo eroe (come lo è Marco Paradiso che non finirò mai di ringraziare per quello che ha fatto per il tennis molisano).

Nel torneo, è andato sugli scudi anche il mio amico Antonio Vecchio (eccezionale la sua galoppata) e Simone Di Pardo che prima del derby con Fernando aveva battuto Albertone Mastrangelo. I direttori d’orchestra sono stati gli inesauribili Stefano e Federica (Lombardi) ma in avvio di manifestazione ha offerto il proprio contributo anche Pasquale Cesaride (ottimo elemento arbitrale, già tenuto sott’occhio in regione e non solo).

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