Poi, agli inizi degli anni ’90, l’amministrazione comunale ha “regalato” a questi appassionati ben due campi in terra rossa e in contrada “Laudadio” s’è iniziato a giocare più o meno seriamente.
Per qualche periodo i sodalizi sanmartinesi hanno pure proposto qualche squadra nelle fasi regionali della gloriosa Coppa Italia e “sfornato” diversi giocatori interessanti fino al cambio di destinazione d’uso dei rettangoli di gioco avvenuto come triste ed ormai collaudata consuetudine ad inizio del nuovo secolo. Uno dei due campi è a tutt’oggi adibito totalmente al calcetto l’altro, trasformato in una superficie gommosa di colore rosso (piuttosto lenta), non ha certo riscosso lo stesso successo della terra. Nonostante questo, la situazione non è assolutamente disperata. Benchè, infatti, nel piccolo club si respiri aria di calcio a cinque e gli evergreen locali abbiano ripudiato la moderna superficie, il campo da tennis (unico rimasto tra Portocannone, San Martino e Ururi) risulta ben utilizzato grazie al supporto dei dirigenti giovani ed estremamente intraprendenti che da un paio di anni hanno sposato una serie di nuovi progetti legati al tennis. Proprio questo nuovissimo entusiasmo ha convinto l’amministrazione Caravatta sulla necessità di investire ancora su questa struttura per renderla più accogliente. Oggi grazie ad un secondo restyling il campo da tennis è stato trasformato in erba sintetica rossa.
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