IL NOSTRO CAOTICO MESE DI GIUGNO

IL NOSTRO CAOTICO MESE DI GIUGNO

Abbiamo voluto inserire tutto e di più di tutto nel mese di giugno, quasi rischiando di addossarci gli uni agli altri (questa abitudine, di non ben organizzarci, provo invano a scoraggiarla da tempo). Esattamente nella seconda metà dell’Open di Antonio Prioriello, si sono accesi i riflettori del Fontanavecchia. Da qualche anno Marco Fasciano prova, da quelle parti, a riaprire il cassetto dei ricordi, laddove sono riposte le emozioni dei tornei di serie C da montepremi importanti che richiamavano le attenzioni di giocatori provenienti da fuori regione. Più facile gli è risultato riattivare una scuola tennis che, ora come ora, mira a diventare tra le prime in regione. Sulla superficie – per me, da sempre, indecifrabile – di Via Sant’Antonio Abate, si sono presentati in più di cinquanta (quattordici le femminucce). L’ha spuntata proprio il “padrone di casa” che quel rettangolo vetroso ha imparato a comprenderlo meglio di chiunque altro; in finale Fasciano ha battuto il boianese Antonio Paiano e in semifinale Elio Di Lallo. Gli ormai noti tennisti di quarta hanno risposto con entusiasmo alla prima vera chance a loro riservata (presenti fra gli altri Lorenzo Viglione, che ha arrestato la sua corsa nell’altra semifinale, Addolorato Peccia che è rientrato prepotentemente nel giro, Pierluigi Mainelli e Gilberto Fratangelo, solo per citare qualcuno). Tra le donne, successo di Martina Coghi (A.T. Campobasso) sulla giocatrice di casa Greta Massarella. Appena a ridosso delle traiettorie off-limits di quelle zone, il circo del tennis molisano si è spostato – per così dire – sulla costa. I termolesi hanno letteralmente piazzato il torneo di terza di inizio estate nella stessa settimana di quello campobassano. Le congruenze, in effetti, poco tolgono all’uno o all’altro torneo, specie quando (come in questo caso) le distanze fra le due manifestazioni sono notevoli. In fatto di immagine, tuttavia, converrete con me su quanto siano stucchevoli certe concomitanze, a maggior ragione in una realtà dove si organizzano pochi tornei. Sulla terra del Patron Mastrangelo, il successo di numeri come quello di qualità (espressa dai giocatori) non viene mai meno: gli iscritti, infatti, sono stati una quarantina. La vittoria finale è andata a Stefano Tozzi che dopo un periodo trascorso fuori regione è rientrato a Termoli, con la stessa verve di dieci (e più) anni orsono. In finale ha sconfitto Matteo Di Monteodorisio (3-5 della Promo Tennis di Vasto) che non era l’unico proveniente da fuori regione. In Villa Comunale, tanto per citare anche in questo caso qualche nome conosciuto, presenti Engel D’Alessandro che si è riappassionato in “tarda” età, lo stesso Presidentissimo Albertone Mastrangelo che – visti gli impegni dalle mille e una notte che da qualche anno lo avvolgono – è solo lontano ricordo del funambolo che è stato, Christian Menna, Antonio Vecchio e Francesco Amore. Per non farci mancare davvero nulla ecco pure l’Open di Isernia e, praticamente sovrapposto alla manifestazione pentra, il nostro terza (dell’A.T. Campobasso). Oltre centosettanta partite concentrate in quattro settimane! l’assegno di mille euro firmato da Oreste Colalillo è andato al beneventano Francesco Liucci (lo ricordo promettente che contendeva la leadership di zona al nostro Iannacone ed è ora 2-4 lontanuccio assai dai palcoscenici che calca Federico). Ben dieci i seconda che hanno scelto Isernia come terra di conquista, tra questi Emanuele Papa (2-8) che ha superato un turno nel main draw. Eccoci infine in Villa Comunale (De Capoa) dove sull’onda dell’entusiasmo non sono mancati i numeri che ha fatto Ruscetti (a Termoli), Prioriello (a Bojano), Colallillo (a Isernia) e Fasciano (a Fontanavecchia). Ha vinto un sudamericano classificato 3-2 (tesserato per un club di Agropoli), tale Micael Angelini Florez. Tra i molisani Fernando Borrelli (3-1) è quello che è andato più avanti di tutti (ha fermato la sua corsa proprio nel final match al cospetto del vincitore).

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