Nelle scarne righe del consueto comunicato di fine anno, ho indicato al “grande pubblico” le nuove classifiche 2022 raccontando, come piace a tanti, del bicchiere mezzo pieno e nascondendo un bel po’ di polvere sotto il tappeto. Ad eccezione, infatti, delle retrocessioni (di Berzo e Mastrangelo) che ho segnalato per dovere di cronaca, ho raccontato della decina di promozioni, sottolineando quelle di Aufiero e Guccione e disegnando così un quadretto tutto sommato dignitoso. In camera caritatis, però, è opportuno rialzarlo quel tappeto e sottoporre alla vostra attenzione la miseria di risultati che la FIT ci ha appena ufficializzato.
Le mie considerazioni iniziali, riguardano proprio i nostri “nuovi” top players, Alessandro e Beatrice: sarebbe bello configurare le loro promozioni all’interno di un rilancio del nostro tennis regionale senza considerare che solo il fatto di riavere due “seconda” in Molise, dopo quasi tre anni, potrebbe bastare a renderci entusiasti. Il fatto è che Alessandro si allena a Miami per buona parte dell’anno e quando torna a Campobasso si avvale ormai della professionalità anche di altri tecnici: il suo perfezionamento, perciò, sia per quanto concerne il discorso puramente tecnico-tattico che per quello atletico, è frutto – a dirla tutta – di consigli che per buona parte non sono più i nostri. I cinque balzi in classifica (era solo 3-3 l’anno scorso) mi esaltano per due ordini di motivi: in primis perché il ragazzo l’ho visto nascere tennisticamente sui nostri campi e in secondo luogo perché è riuscito, con caparbietà, a riacciuffare treni che, credetemi, sembravano non solo partiti ma ormai irraggiungibili. Inorgoglirsi è legittimo ma da qui a parlare di successo del tennis molisano, per un risultato che, sebbene positivo, è come una cattedrale nel deserto, ce ne passa.
Mi elettrizza ancor meno, purtroppo, la promozione di Beatrice Guccione. Sotto il profilo puramente emozionale, sia chiaro, mi terrei stretta all’infinito questa bimba che è adorabile ed educata come poche. Si impegna fino allo sfinimento rendendo gratificante il lavoro che svolgono i miei colleghi. Il suo saltello dalla terza alla seconda è qualcosa che, come per Alessandro, ci deve rendere in qualche modo orgogliosi ma è arrivata tennisticamente già semistrutturata da Catania e allora, al di là del fatto che porta in giro per l’Italia la tessera FIT con su scritto il nome di un club molisano, pochissimo altro – da tecnico – mi coinvolge emotivamente.
Scendo perciò a Simone Di Pardo che sarà 3-4. Quando aggiusterà il carattere sarà davvero un buon tennista e per quanto mi riguarda è questa la vera (e unica) promozione dietro cui si nasconde il 100% della professionalità del nostro comparto addestrativo. Simone è davvero un elemento su cui puntare e la sua è, di fatto, l’unica importante promozione del 2022.
Per ciò che concerne l’altra decina di “saltelli”, bisogna arrivare addirittura al secondo step della “quarta” per trovare qualcosina di eccitante (si fa per dire): Tullo, Colucci e Castelli, rispettivamente dell’A.T. Campobasso, dell’A.T. Termoli, e del C.T. Colletorto sono passati da 4-3 a 4-2. Ne siamo felici, certo, ma devo ricordare che Martino (come Nicola) non è un più ventenne da un pezzo e ha pure superato i 30! Ritenete, poi, degne di note le promozioni di Emanuele e Christian (Ercolano e Menna) a 4-3? I due, sono ragazzi eccezionali ma tennisticamente stiamo parlando di altri over 35: a voi i commenti. Per riempire queste righe e tentare di far apparire il nostro movimento vivacissimo, ecco a voi pure il ritorno a 4-1 di Camillo Manfredi Selvaggi (era 4-3) e il passaggio da 4-3 a 4-2 di Daniele Barletta (entrambi dell’Urban Sport di Campobasso). Siamo felici per loro ma a mio avviso, le promozioni che rendono un sistema competitivo (con altre realtà regionali) sono ben altre. Dobbiamo pure considerare che nel frattempo il fisiologico traguardo generazionale ha messo fine alle giocate dei nostri 2002 che ora devono pensare, come è giusto che sia, all’Università e dal Molise per un motivo o per un altro sono andati via nell’ordine: Ciampitti, Papa, De Lucrezia, Bottari, Ciccone, Di Biase e (forse) Mascilongo. Troppi per non indurci a qualche riflessione…
In ultimo, numeri alla mano, eccovi il resoconto finale: ventiquattro sono i tennisti “attivi” di cui oltre dieci sono over 40! mi riferisco, ovvero, a gente che sarebbe almeno (dico almeno) disposta a muoversi tra Bojano e Termoli per giocare qualche torneo. Soltanto dodici, per la precisione, sono le promozioni (nel computo c’è pure chi era n.c. ed è ora 4-6) mentre sono sostanzialmente undici i tennisti molisani che in prospettiva sarebbero disposti a fare qualche chilometro anche fuori regione, per giocare tornei (includo fra questi anche gli over 45 che disputano campionati a squadre over o di serie D). Non so a voi ma la conta appare a me, non proprio incoraggiante…
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