Un titolo apparentemente arzigogolato, ma che, in realtà, ben sintetizza una lunga e lungimirante riflessione portata avanti assieme ai tre ideatori del progetto molisetennis e alla mia splendida correttrice di bozza. Una constatazione concorde: il portale vive l’inizio della fine! Questa la conclusione, a dire il vero, sofferta non più di tanto, a cui siamo arrivati dopo aver provato a guardare un pochino più in là rispetto a dove ci troviamo. Più precisamente, riflettendo su quello che ci attenderà nel 2020 o, al massimo, nel 2021. Il nostro tennis regionale, a cavallo di questi due anni, subirà un deciso cambio di rotta come quello che ho, più e più volte, auspicato nelle mie continue contestazioni al sistema. D’altro canto, se l’A.T. Campobasso è brillantemente venuta fuori da un tunnel che davvero sembrava senza uscita alcuna, non vedo perché una fine (o un principio) altrettanto felice non debba esserci anche per il tennis regionale. Sono convinto che Luciano Ginestra metterà fine ad un vergognoso gioco di pacchi da scartare da cui “a sorpresa” viene fuori il nome del Delegato FI.T. MOLISE; fra due anni, in buona sostanza, sistemi antidemocratici, come quelli che ho osteggiato, saranno un lontano ricordo: ne sono certo. La mia azione eversiva, iniziata all’indomani dell’assurda nomina di Pina Benedetto e proseguita nel corso di queste due ultime gestioni, deve pur trovare un epilogo allorquando le cose inizieranno a cambiare sul serio. Tutte e tre le impalcature gestionali, va ricordato, sono state vergognose risultanti di “scelte assolutamente casuali operate nel mazzo” (questa, vi giuro, l’espressione testuale utilizzata da un dirigente del C.R. Abruzzo dell’epoca che giustificò al sottoscritto una di queste tre nomine). Ditemi voi se davanti a tali scempi antidemocratici operati per gestire la cosa più democratica del mondo, ovvero lo sport, dovrei provare pentimento per aver avviato azioni di contestazione come quelle messe in rete sul nostro portale; una considerazione così bassa del nostro movimento meritava, come minimo – altroché – la creazione di un contenitore in cui denunciare i soprusi e tutti gli atti messi in campo contro il sottoscritto e contro chiunque abbia solo dimostrato di voler contestare un regime. Tale constestazione non deve, però, durare in eterno men che meno se, come ho previsto, la situazione volgerà verso la democrazia. Va aggiunto che, contrariamente a ciò che ho potuto dare a vedere, il mio animo è tutt’altro che guerrafondaio. In Molise, abbiamo due o tre personaggi che hanno segnato un’epoca con le loro infinte guerriglie (fra poveri); costoro mi appaiono sempre più come figure desolanti e tristi sul nostro scacchiere ed io, credetemi sulla parola, non voglio neppure lontanamente rassomigliar loro! Il tempo, insomma, ha fatto il suo corso e, come spiegavo, non ho alcuna voglia di allungare agitazioni e tensioni oltre un limite massimo. È cambiata la situazione all’A.T. Camopbasso, cambierà la situazione a livello regionale; oltre a questo, diversi Maestri che per un ventennio hanno dato un contributo pari o uguale a zero, per il bene del Molise andranno in pensione (io – come annunciato – ho già ridotto dell’80% le mie apparizioni sui campi e il mio impegno nei club). Questi cambiamenti renderanno il clima assai più gradevole e, in virtù di un futuro che a cavallo del 2020-2021 dovrebbe essere ragionevolmente più roseo, è giusto pure che l’azione di molisetennis.it si affievolisca così da rendere il clima ulteriormente più gradevole. Fino a quelle date continuerò a raccontarvi le nefandezze a cui verremo sottoposti e che da oltre dodici anni ci relegano all’ultimo posto in Italia come eleganza, stile, numeri e risultati. Dopodiché, cliccando sulla vostra tastiera molisetennis.it verrà fuori il nulla…esattamente come quello che c’è adesso nel nostro tennis…o nella migliore delle ipotesi il nostro contenitore servirà solo per ricordare appuntamenti e raccontare ciò che avviene sui campi.
29 Marzo 2018 933 0 0
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