OPEN “MARCO CREOPOLO”. THE END

Abbiamo ricordato il nostro amato custode nel migliore dei modi. Pippo (Morrone) e Stefano (Lombardi), credo col solito aiuto di Gianluca (De Lucrezia), hanno realizzato un altro bel successo. L’Open limitato ai 2-6, messo lì, nel periodo più bello dell’anno, ha richiamato l’attenzione di tanti giocatori di fuori regione.

Stefano Lombardi, visti i numeri non proprio attesi alla vigilia, ha fatto i salti mortali per incastonare al meglio i tantissimi match. Lo hanno supportato Camillo Manfredi Selvaggi e Federica Lombardi.

Nulla da segnalare nelle primissime giornate di gara se non le richieste assurde (e secondo me da censura) di tanti (troppi) giocatori. E’ chiaro che per mettere nel calderone qualche principiante in più, bisogna davvero scendere a compromessi (scelta che reputo, in linea di massima, sbagliata). Ciò detto, ecco Alessandro Colagrossi. E’ il primo che va senz’altro segnalato: non nasce proprio dal nulla (ha giocato quand’era giovincello) e si è ritrovato a fare la voce grossa tra i “big”, se per big intendiamo i migliori che abbiamo tra i “quarta”. Daniele Barletta devo, invece, ancora inquadrarlo meglio: alterna buone prove ad altre un pochino più opache. Ancora conferme ci arrivano da Emanuele Ercolano e soprattutto da Elio Di Lallo: il primo ha ipotecato la nuova classifica (sarà quasi certamente 4-1 nel 2023 anche al netto della sconfitta giunta a pochi passi dalla qualificazione). Il secondo, ha colto il pass per il raggruppamento di serie C, al termine di una bella calvalcata (faccio qui riferimento alle tre vittorie di fila e, più che altro all’ultima ottenuta al termine di una corrida autentica), anche lui migliorerà la classifica nel prossimo 2023 ed ha vinto pure la fase intermedia di “quarta”. Due forestieri (Carugno e Del Cioppo) hanno chiuso il quadro dei qualificati. Nel tabellone di terza, poi, pass staccati per Vittorione Berzo (bentornato!) Emanuele Papa che ha superato il turno senza giocare (di fronte a lui doveva esserci Ivan Zullo) e Alessandro Coloccia che ha costruito la prima vera sorpresa della stagione (ha battuto Albertone Mastrangelo). Maya Amicone, Martina Coghi e Michela Barisciani hanno recitato ruoli da outsider (nel quarta femminile). Tutte e tre, però, sono subito andate fuori strada nel secondo raggruppamento ma va detto che gli impegni erano effettivamente, off-limits. Obiettivo qualificazione (al main draw) mancato da Giulia Vetta e non da Federica Papa che è stata la “molisana” ad aver percorso più strada di tutte. Con una corsa allucinante, fretta e doppi turni a go-go (tutto lontano da come intendo io il tennis) siamo arrivati agli atti finali con (ancora) un molisano superstite in gara. Vittorione Berzo, a cui evidentemente le “cure” ricevute fuori regione, hanno dato buoni frutti, è arrivato fino alla finalissima (che ha perso ma che ha giocato senza darsi mai per vinto). Prima dell’ultimo impegno, aveva battuto un 2-6 in semi (la testa di serie numero uno). Non male davvero!

Nel quadro femminile, la finalissima, senza sprazzi di Molise, è stata vinta da Carolina Troiano (T.C. 2002 di BN).

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