Non è vero che non volevamo prendere iscritti! Neppure il dirigente più folle (e coglione) boicoterebbe il proprio torneo. Nessuna manovra strana è stata fatta dall’entourage per il quale presto servizio: il ritardo sull’avvio dei campionati regionali di “quarta”, è stato causato solo ed esclusivamente dalle titubanze iniziali relative al numero degli iscritti che non ci sembrava sufficiente per dar via al torneo. L’approvazione della manifestazione, come fisiologica conseguenza, è giunta nei locali di Via Duca D’Aosta soltanto lunedì e da lì in avanti l’inevitabile corri corri che abbiamo visto.
La precisazione è doverosa a scanso di qualche cattivo pensiero…
E’, però, tutto filato liscio grazie a Marina Bellomo e Stefano Lombardi che hanno consentito di sbrogliare la matassa sull’asse Roma-Pescara-Campobasso (buona pure la direzione di Federica Lombardi). Venti le partite giocate con i doppi turni che non hanno più di tanto avvelenato il clima. Soltanto il buon Elio Di Lallo (Urban Sport) ha patito più di tutti il doppio impegno (ravvicinato): secondo me, in condizioni migliori avrebbe giocato con maggiore verve la sua semifinale contro Giuseppe Lambiase. Il doppio turno resta per il tennista come il demonio per un cattolico, una delle poche cose da debellare nel tennis (specie in quello dilettantistico). Un plauso va comunque agli atleti in gara, tutti, che hanno accettato di buon grado ogni nostra decisione e hanno tenuto sul campo un atteggiamento correttissimo.
CRONACA. Ha vinto Simone Di Pardo, under 16 di casa, che è il più in palla di tutti. Ha fatto suo il final match con Peppe Lambiase che è diventato uno dei suoi preparatori (insieme a Nichi e Fabrizio). In precedenza aveva liquidato più o meno agevolmente Nicola Tullo (A.T. Campobasso) che è la rivelazione del 2021 e il pur sempre temibile Maris De Michele (A.T. Agnone). Non riescono a trovare acuti importanti Francesco Rossetti (T.C. Boianodue) e Daniele Barletta (Urban Sport) quest’ultimo però ha dovuto fare i conti con un infortunio muscolare proprio sul più bello (era nel pieno della bagarre del derby con Di Lallo). Segnalo infine gli exploit di Christian Menna (A.T. Termoli) e di Giulio De Bernardo (C.T. Isernia). Le fresche novità mi rallegrano sempre. Siamo un pochino sottotono in campo femminile e non soltanto per via dei numeri. Il titolo è andato a Martina Coghi che è pugliese ma avendo il papà campobassano d.o.c. ha scelto il nostro club come sede d’allenamento. In finale ha sconfitto Maya Amicone che arriva da un paesino in provincia d’Isernia e cha ha scelto come Martina gli stessi campi per allenarsi.
Riproviamo ad organizzare la prossima settimana. Si giocherà di nuovo in Villa De Capoa.
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