SITO NUOVO…DISASTRI VECCHI

Ammetto, amici cari, di esser stato il primo a gioire per la nomina a Delegato provinciale di Stefano Fasciano e il primo ad intravedere nelle sue proposte, energie ed entusiasmo. Vi confesso che per un attimo – come tutti – ho anche sperato in un pronto rilancio del tennis molisano, poi però, smaltita la sbornia iniziale, ho realizzato che al di là di qualche bel centro realizzato in inverno e dopo un bel po’ di “lavoro sporco”, mi piacerebbe definirlo di “facciata”, i problemi sono (ri)emersi puntuali. Diciamo le cose come stanno: il mio compagno è servito solo ad alzare il tappeto e a metterci sotto un bel po di polvere per far sembrare l’ambiente più pulito…

Vi spiegherò strada facendo il disastro che continua a materializzarsi davanti ai nostri occhi. Ora i tempi non sono maturi perché il sito – come vedete – è ancora in fase di ristrutturazione e l’affluenza in queste “camere” è ancora troppo bassina per poter snocciolare i problemi seri. Non voglio che solo pochi di voi possano prendere atto dello sfacelo primaverile coinciso proprio col nostro “black-out” per questo motivo  rimando le questioni importanti al rientro dalle vacanze. Posso però anticiparvi che proprio dalla momentanea chiusura del portale, le porcherie del nostro disgraziato microcosmo regionale, si sono susseguite con la solita perfetta e disarmante cadenza: si è intanto interrotta, neppure troppo bruscamente (la fine fisiologica l’avevo messa in preventivo da tempo) la favoletta sanmartinese. Cosa volete che sia? Perdiamo circoli con la stessa velocità con cui perdo aimè i capelli! Su questo argomento, comunque, vi illustrerò tutto a breve ma credetemi, è la cosa meno dolorosa che possa raccontarvi. E’ in morte cerebrale l’attività regionale giovanile che da tempo avevo messo sotto i riflettori: uno schifio che non ha eguali e anche per ciò che riguarda questo argomento, avrò tempo e cura di descrivervi il fondo che abbiamo toccato. Impossibile, poi, non fare accenno alla fine virtuale del tennis di Montenero. Gli amici Emanuele e Alessio (Ceci) dopo aver fatto un miracolo – l’anno scorso – si sono ritrovati in serie C e hanno dovuto fare i conti con difficoltà di ogni tipo (evidentemente insormontabili). L’augurio che era stato fatto ai giocatori rossoblù e che avevo letto da qualche parte, di poter ovvero  riabbracciare i rettangoli di casa, è rimasto tale: un augurio e nulla più. Ciò su cui bisognerebbe realmente interrogarsi, a margine di questa disamina riguardante dritti e rovesci di San Martino e Montenero, è proprio sulla desertificazione dell’intero bacino basso molisano che ora mi appare simile alla desertificazione della provincia di Isernia. Trova facile collocazione in questa mia valutazione, l’altro fallimento, quello dei Campionati assoluti di Termoli: Paradisi in persona mi ha chiesto il perché delle tante defezioni. Ho evitato di dargli risposte per evitare strumentalizzazioni. E’ record italiano (negativo) di presenze: in nessun’altra regione d’Italia hanno disegnato “assoluti” così poveri. Si sono giocati, per la cronaca, tra giugno e l’inizio di questo mese. Meriterebbe qualche riga anche il redivivo tennis di Agnone che continua a sopravvivere sulla carta.

A proposito di povertà d’animo, abbiamo saputo persino concederci ciò che sappiamo fare meglio e ciò per cui iniziai a scrivere nel ’97 o giù di lì: un simpatico illecito su cui ancora sto indagando e su cui persino gli amici di sempre hanno saputo tacere. Nei tornei individuali o nei campionati a squadre, non abbiamo perso l’abitudine di costruire a tavolino (piuttosto che in campo) trame e risultati. Ancor più squallido il fatto che i collusi (o se vi piace di più, complici) siano i giocatori avversari con giudici arbitri compiacenti…

Stavolta lungi da me asserire che certe cose accadano solo in Molise ma questa considerazione mi lascia tutt’altro che confortato.

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