FESTA DEL TENNIS MOLISANO. BUONA SOLO PER I CONFRONTI…

FESTA DEL TENNIS MOLISANO. BUONA SOLO PER I CONFRONTI…

L’atteggiamento di impassibilità che mantengo di fronte a Luciano Ginestra e ad Antonio Rubino non è proprio quello che avevo quando l’età (mia) consentiva qualche slancio in più di strafottenza e di coraggio: in tempi passati provavo ad incalzare meglio. I due sono intervenuti  alla consueta festa regionale del tennis. con guardia del corpo al seguito (Marcello Padovano) per premiare i giocatori che si sono distinti nell’arco della stagione agonistica e a festa conclusa non ho risparmiato loro le mie solite rivendicazioni. Poco m’importa che cadano puntualmente nell’oblio allor quando i nostri vertici riprendono allegramente la via di Pescara. Luciano Ginestra che guida il C.R. Abruzzo da una vita è omone accorto e intelligente; si confronta con persone più autorevoli di me e in contesti più importanti, figurarsi se si lascia intimorire o cogliere in contropiede. Non cede all’emozione neppure quando ammette candidamente di aver fatto errori clamorosi nelle scelte dei Delegati (cosa che gli rinfaccio puntualmente e per cui l’ho anche odiato in tempi non lontanissimi). Scelte che ci hanno screditato sullo scacchiere del tennis nazionale e per cui siamo ridotti allo sfacelo più totale ma non c’è più tempo per serbare rancore e lui che di anni ne ha più di me non ha voglia di ascoltare la stessa zolfa di sempre (lo capisco). E’ tempo di quagliare o quanto meno centrare l’unico obiettivo che può essere centrato anche a costo di subire le consuete mortificazioni (ogni volta, per dire, se ne viene con frasi del tipo “Portatemi un papabile Delegato, lo guarderò negli occhi e deciderò io se può fare al caso vostro…”). Il fatto che il destino della nostra regione possa essere deciso con un suo schiocco di dita, rende le mie notti insonni da sempre, anche al netto della rassicurante presenza di Mario (Prioriello) e Ferdinando (Manna) a supporto. Questo è! ci illude di poter avere un punto di riferimento, un Delegato provinciale che per lo meno può fare da tramite tra noi e l’altro Fedinando (De Fenza) il che non sarebbe poco…La presa in giro, sia chiaro, non gli riuscirà mai: sappiamo benissimo che anche con un Delegato provinciale di Campobasso (e/o Isernia) tutto rimarrà invariato perché le decisioni importanti continuerà a prenderle comodamente dagli studi di Pescara ma per lo meno mi auguro che con un mini sistema amministrativo tutto molisano, ci si attivi a non scavare il fondo…visto che il fondo è già toccato. La necessità di un revisore dei conti, di una figura che eserciti funzione di controllo è pressoché impellente come è impellente frenare la bramosia di taluni personaggi che a vario titolo scardinano ulteriormente gli scampoli di tennis rimasti operando sciacallaggio e incassandosi i soldi (non pochi) che vengono fuori da ciò che ci è rimasto. Inutile in questo senso stare qui a rimarcare, ancora una volta, lo sfacelo economico causato dalla nomina degli ultimi due Delegati. Capitolo Rubino: spero di non concludere mai affermando che è un tordo rincoglionito ma non comprendere una volta su dieci che le mie richieste di aiuto partoriscono anche e soprattutto per soldi, quelli stessi che finiscono impropriamente nelle tasche sbagliate, mi sembra inconcepibile. Il concetto che espongo da sempre, mi sembra chiaro assimilabile persino da un under 10: la necessità di un Delegato nostro, dovrebbe essere anzitutto suo interesse (che rappresenta la FITP) più che mio! Non capire che senza un apparato di controllo siamo ridotti al far west dove ognuno fa il proprio comodo, mi sembra assurdo e contrario alle teorie che ci riporta, quelle sull’unione e sulla inclusione di tutti i maestri. A gennaio ci incontreremo un’altra volta (l’ennesima). Avremo, si spera, un nome da proporgli…

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