Tra aprile e maggio ci siamo dannati l’anima per riaprire i circoli. Volevamo inviare lettere a Toma, a Salvini a Conte e a Papa Francesco. La nostra “voglia” di proporre tennis era tale che ci saremmo fatti ammazzare per rivedere top spin e smash sui nostri rettangoli. In molti si sono affrettati ad attaccare sulla pagine facebook dei propri club il decalogo più insulso della terra: c’era scritto che bisognava disinfettare le mani tra un game e l’altro, mettere le panchine sui due lati opposti del campo ed altre puttanate simili. Forti di regole propinate “alla cecata” dalla FIT, abbiamo sostenuto che il tennis era lo sport più sicuro e perciò dovevano lasciarci proporre campus, attività e tornei.
Bene, eccolo tutto il nostro spirito d’iniziativa: siamo andati in vacanza più degli altri anni, di campus ne abbiamo organizzati due, forse tre e in un nostro club abbiamo pure dovuto registrare un paio di infettati, a dimostrazione che con i bimbi in campo non c’è decalogo che tenga (non mi serviva il Direttore del San Raffaele, a questa conclusione c’ero arrivato da solo e l’avevo riportata su questo sito il 13 aprile) perché il fascino del temperamento degli infanti sta proprio in tutta la loro scelleratezza e in quella sana incoscienza che è difficile da gestire già in condizioni normali, figuriamoci col Covid!
Avevamo, a maggio, anche una gran voglia di tornei ed infatti ecco la macroserie di manifestazioni molisane: una a Bojano ed un’altra piazzata in “zona Cesarini” a Termoli. Due tornei fotografano al meglio tutto il grande spirito d’iniziativa di alcuni Maestri molisani e la loro ardente voglia di ripartire…
Bando alle ciance: dopo i quindici giorni di Bojano, si giocherà a Termoli dal 29 agosto al 6 settembre. Non è un Open, entreranno in azione solo i “terza” (ed ovviamente i “quarta”). Il montepremi è fissato a 300 euro. Se troverò qualche termolese disposto ad aiutarmi, proverò pure a seguirlo, come ho fatto per il torneo dei Prioriello.
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